Sarete per sempre animali,
per sempre chini col capo sui banchi.
Sarete involucri di cellofan
per cesti da riempire di porcate per Natale.
Sarete sacchi di juta
da riempire di blasfemi Fraticelli.
Sarete i giorni più vuoti
da lambire con le vostre inutili pretese.
Siete certi che il vostro avvenire
sia avvolto dalle vostre mani,
ma siamo noi che lo stringiamo
cordoni di lenzuola coi denti e coi piedi.
Poggiate il capo sui nostri cuscini
per vedervi riempire la mente
delle nostre, ormai anche vostre,
inutili bugie.
Pregate il nostro Dio
che fermi il tempo
che noi abbiamo scandito
in libere ore.
(Ore) liberte da esser schiave
di sanguinolenti sacrifici umani,
di trincee di terra e fango
chiamate a soddisfare i nostri intenti.
Vedrete quante dita vi tranceremo,
e quante ai figli che non avremo,
per guardarvi scannare tra voi,
per scommettere sui vostri indici.
Alzatevi, e abbiate rispetto,
perché si contano più segni
sui nostri volti insofferenti,
sui nostri pensieri.
Saremo per sempre animali,
per sempre chini col capo sui banchi.
Saremo involucri di cellofan
per cesti da riempire di porcate per Natale.
Perché i nostri maestri
ci hanno tranciato più dita
che a voi.
Perché non con le mani,
ma con i denti e con i piedi
impregniamo le lenzuola dei nostri mali.
Testo di Arturo Raja
Musica di Arturo Raja, Aronne Letizia